Lo stereotipo più grande legato alla differenza tra uomo e donna è l’uso del colore rosa, assolutamente femminile e indossato raramente dagli uomini, magari costretti al proprio matrimonio perchè intonati coi fiori. Ma questo fatto ha dietro di sè una storia: il rosa e la femminilità sono stati combinati solo poco tempo fa, per molto tempo questo colore tenue è stato asessuato.
Tra i neo ottantenni con cui mi sono fissata in questo ultimo periodo figura anche un oggetto indispensabile, simbolo di femminilità, ma anche di emancipazione, di avanguardia tecnologica e comodità: le calze di nylon! Un pezzo importante nella storia della moda e della donna: le calze sintetiche sono state una rivoluzione soprattutto tecnologica ed economica.
Conoscerete ormai tutti il canale Youtube Cut Video, magari non proprio per il nome ma per i contenuti (sono quelli dei filmati in cui delle vecchiette fumano marijuana per la prima volta). Oltre che sulla vita quotidiana, hanno avuto questa geniale idea di creare video sulle mode “del capello” per tutto il secolo scorso: teste afro e teste lisce ne hanno passate tante in 100 anni.
Allora, premetto che ho pianto dal primo all’ultimo fotogramma senza pudore. La luminosità degli anni ‘60, la vita universitaria, i vestiti sempre perfetti, l’amore che supera ogni barriera: non sono le sole cose che colpiscono in questo film armonioso e sofisticato.
Ieri Elvis Presley ha compiuto 80 anni. (Sì, sono un po’ fissata con gli ottantenni.) Gli facciamo tanti auguri ovunque sia (sappiamo tutti che è vivo da qualche parte). Uomo affascinante, anche se con qualche chilo di troppo nelle ultime apparizioni, canzoni indimenticabili, non saprei indicare la mia preferita, abbigliamento unico nel suo genere: The King aveva una presenza scenica e un savoir faire che nessun’altro ha mai eguagliato.
Si è spenta oggi un’attrice che ammiro tantissimo: Virna Lisi è esempio di grazia e di bellezza e, soprattutto, di bravura nel campo dei media. Con una bellissima carriera alle spalle, ha avuto anche la capacità di rendere piacevoli alcune fiction televisive e di ammaliare addirittura Hollywood.
Devo dire che mio padre ha ragione quando dice: “Non mi piace Woody Allen, ma non si può dire”, perchè in effetti la gente ti prende per pazzo se non pensi a Woody Allen come genio del cinema. Grandi film, eh, i suoi, per carità, ma le pellicole in cui la psiche umana si butta a terra e si contorce già nell’espressionismo tedesco degli anni ‘20 erano presenti. Lui ti ci fa ridere sopra e spolvera tutto di ebraismo e New York.
Non mi sono mai interessata di politica, un po’ perché non ci capisco niente e un po’ perché quando cerco di capirci qualcosa mi arrabbio per le assurdità che sento. Non mi sento rappresentata da nessuno; in generale, nel mondo del lavoro, va avanti chi è raccomandato o fa parte di una lobby, spesso non sapendo fare bene il proprio lavoro; l’italiano medio lo sappiamo com’è, mors tua vita mea. E’ nel suo dna. Bella moda, questa italiana.
Il 1934 è stato un buon anno per il cinema e la moda. Già abbiamo festeggiato gli 80 anni di Giorgio Armani, di Sofia Loren, poi si aggiungono Judi Dench, Maggie Smith… e lei, la bionda numero uno, che da il nome anche a questa rubrica… BB. Brigitte Bardot, un’icona di stile e sensualità ha compiuto il 28 settembre 80 anni.