Già da anni sappiamo che il caldo e morbido tessuto pile è realizzato macinando bottiglie di plastica che poi vengono filate come la lana. Ottima cosa. Sappiamo anche che alcune borse e certi accessori sono realizzati in materiale riciclato.
Definizione vuole che per agility dog si intenda “uno sport cinofilo che consiste in un percorso ad ostacoli che il cane deve affrontare nell'ordine previsto, possibilmente senza ricevere penalità e nel minor tempo possibile”.
Ci andiamo al Parco Avventura?
Da quando è nata questa entusiasmante alternativa di sport e divertimento ho sempre pensato di provare, ma mi serviva la compagnia giusta che non riuscivo a trovare tra le mie sorelle (fifone), il mio fidanzato (ernia al disco) e le mie amiche (poco inclini a quest’attività). Se nonché, in un giorno di mezzo agosto, compaiono due miei vecchi (coetanei) compagni delle scuole medie con cui mi sbellicavo dalle risate, a cui sono rimasta legatissima. I 16 anni trascorsi lontano, chi da una parte chi dall’altra, non hanno sminuito l’intensità di un rapporto pulito, spontaneo e radicato. Marco e Giuseppe, a parte tutto questo, sono due super sportivi, predisposti alle follie ginniche e al piacere di sperimentare il nuovo. Non avrei potuto trovare compagnia migliore per questa prima volta in un Parco Avventura. E se poi a questo trio si aggiunge Concita…e se io e lei ci mettiamo in coppia…non ce n’è per nessuno.
Confesso che ho paura. Timore di non farcela, di arrendermi, di non spingere abbastanza, di non arrivare in cima. Sabato 25 luglio gareggerò, per la prima volta dopo tanti anni, in una disciplina sportiva. La mia disciplina. Il mio mondo. La corsa.
Partiamo dal presupposto che non ne ho mai fatta una di vacanza sportiva.
E diciamolo il perché: se non hai la compagnia giusta è abbastanza frustrante per te stessa e per gli altri.
Sabato 31 gennaio 2015 intorno a mezzogiorno ora italiana, i giocatori scendono in campo: siamo a Melbourne, Australian Open, finale di doppio maschile.
Sto rischiando a scrivere questo articolo! Potrei essere buttata fuori dalla mia palestra, da quel concentrato di rosso e nero perfettamente equilibrati che scompone la mia vista e coordina la mia mente. Gli Invitti non sarebbero orgogliosi della mia presenza all’evento che sto per narrarvi, ma quando mai non si rischia scrivendo?
Non c’è un posto diverso da Sochi in cui mi vorrei trovare adesso. Andare nell’ex Unione Sovietica e sentirmi zarina di tutte le russie è sempre stato uno dei miei desideri più grandi, ma questo è un viaggio che affronterò da sola poiché i compagni d’avventura che vorrei trovano sempre una scusa per non affiancarmi in un percorso che, a lor dire, significherebbe solo freddo ed eccessiva lontananza da casa.
Questi giorni di merla mi stanno facendo gracchiare come una cornacchia!
Certo, non che mi possa lamentare del clima del mio paese, quello che fa gola a tanti fradici di umidità, madidi di pioggia, mascherati di neve: da noi splende quasi sempre il sole, il vento spazza via le goccioline di vapore acqueo, la terra viene idratata adeguatamente…insomma, si sta bene!